L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | |
7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 |
14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 |
21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 |
28 | 29 | 30 | 31 |
Le donne amanti dell’attività fisica che non intendono rinunciarvi nemmeno in gravidanza sono moltissime. D’altronde gli studi che sono stati in grado di confermare i benefici per il fisico dati dallo sport praticato durante i 9 mesi di attesa sono numerosi. Ovviamente qualsiasi disciplina in gravidanza deve essere praticata con buonsenso, oltre che con il benestare del ginecologo. Nelle prossime righe vedremo insieme qualche consiglio per farlo all’insegna della sicurezza.
Abbiamo detto che ferma restando l’approvazione del ginecologo, lo sport in gravidanza può risultare un vero e proprio toccasana per il fisico della mamma. Chiaramente qualsiasi sia la tipologia di allenamento praticato, questo dovrà essere modificato sia nel tipo che nell’intensità e nella durata con il passare dei mesi. Tutto questo per garantire anche la sicurezza del piccolo in arrivo.
L’attività motoria in gravidanza fa bene per tutta una serie di motivi. Innanzitutto permette di tenere sotto controllo la pressione alta, che in determinati casi può sfociare anche con il diabete gestazionale. In secondo luogo, un tono muscolare migliore aiuta a conciliare il sonno, nonché a mantenere un peso corretto. In altre parole, lo sport prepara il corpo a quello che sarà il momento del parto.
Ad ogni modo il consiglio primario è quello di mantenere la propria routine quotidiana, senza introdurre alcun eccesso. Se l’abitudine è quella di correre, piuttosto che di fare spinning o qualsiasi altra attività anche ad alta intensità, sarà possibile proseguire nello svolgimento durante i primi mesi sempre e comunque sotto controllo medico.
Alcuni dei seguenti consigli per praticare lo sport in gravidanza sono solamente dettati dal buon senso. Come riportato anche dal sito del Governo, l’attività fisica durante i 9 mesi può donare parecchi benefici sia alla mamma che al futuro nascituro. Ad ogni modo, il primissimo aspetto a cui prestare attenzione è quello dell’idratazione, soprattutto durante i mesi più caldi.
Anche sotto il punto di vista dell’alimentazione è importante mangiare sia prima che subito dopo l’allenamento. Questi piccoli accorgimenti aiuteranno la mamma a ritrovare in breve tempo un corpo da bikini dopo il parto. Altrettanto importante è evitare la posizione supina durante gli esercizi. Questo perché in caso contrario si rischia di schiacciare la vena cava, con potenziali edemi agli arti inferiori.
Per lo stesso motivo, anche stare in piedi troppo a lungo è sconsigliato. Ciò significa che in ogni sessione è preferibile inserire alcuni esercizi. Parliamo di quelli specifici per rinforzare il pavimento pelvico e la muscolatura addominale. Infine, ma non da ultimo, per camminare in sicurezza in gravidanza è opportuno farlo a non più di 2.000 metri di altitudine. Inoltre, lo sforzo affrontato non dovrà mai essere tale da poter produrre una mancanza di fiato.
Abbiamo detto che l’attività fisica durante il periodo della gravidanza deve essere di tono moderato, e comunque durante i primi mesi mantenersi sullo stesso stile di quanto praticato in precedenza. Innanzitutto la frequenza cardiaca non dovrebbe mai superare i 140 Bpm (battiti per minuto). Il consiglio in questo caso è quello di dotarsi di un cardiofrequenzimetro.
La tecnologia in tal senso ci viene in aiuto. Uno smartphone e uno smartwatch è possibile possono monitorare questo parametro nel tempo, ed eventualmente rilevare anomalie. La durata dell’allenamento, anche se condizionata alla sua intensità, non dovrebbe mai superare i 40-50 minuti, con le giuste pause. Per quanto riguarda i pesi, il carico dovrà essere calcolato per permettere 12-15 ripetizioni in maniera agevole.
Ad ogni modo, si dovrà sempre rimanere nei termini del 60% di quella che è la propria capacità di allenamento. Quasi inutile sottolineare invece come sport violenti, immersioni, tuffi, ed equitazione siano messi totalmente al bando. Con questi presupposti, ora vedremo invece quali sono le discipline permesse durante la gravidanza.
Lo sport fa bene in gravidanza come in tutta la vita, e questo non è certamente un segreto. Lo yoga fa parte di queste discipline così ricche di benefici, e durante i nove mesi che preparano al parto è perfetto per l’allenamento dei muscoli della pancia, della schiena, e del pavimento pelvico. Parliamo di zone direttamente implicate proprio nel periodo pre-parto.
Ma lo yoga, come risaputo, non fa bene solamente al fisico, ma anche allo spirito. Gli esercizi infatti, consentono un rilassamento progressivo, dunque un conseguente allontanamento di tutte quelle classiche preoccupazioni in grado di assalire ogni futura mamma. Lo yoga infine, insegna ad ascoltare il proprio fisico, senza dimenticare che determinati esercizi di respirazione torneranno utili proprio durante il parto.
Dopo il termine del secondo mese l’acqua può diventare una delle migliori alleate per praticare sport. Svolgere un allenamento in piscina infatti, consente di sentirsi più leggere, dato che il peso in acqua corrisponde a circa 1/6 di quello reale sulla terra. Questo aspetto in particolare può donare un grandissimo sollievo soprattutto durante gli ultimi mesi della gravidanza, ovvero nel momento in cui il pancione si fa davvero sentire.
Il fitness acquatico è perfetto anche per riattivare la circolazione sanguigna negli arti, che durante i nove mesi rallenta a causa della ritenzione idrica. La muscolatura pelvica inoltre, in acqua si abitua in maniera graduale a movimenti larghi, andando a tonificare gli addominali obliqui. Proprio quelli che risulteranno fondamentali per agevolare le spinte durante il parto.
Con benefici analoghi a quelli offerti regalati dal fitness in acqua, c’è sicuramente il nuoto. Parliamo di un’altra disciplina che può far bene tutta la vita, nonché di un allenamento cardio vascolare davvero ottimo. L’unica precauzione in questo caso è quella di non superare mai i 50 minuti totali per ogni sessione di allenamento. In altre parole, proibito affaticarsi eccessivamente, e preferendo magari il dorso.