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Negli ultimi anni l’alimentazione iperproteica viene sempre più utilizzata da gente famosa ed atleti alla ricerca della migliore forma fisica possibile. Se prima, soprattutto in Italia, il regime dietetico dello sportivo era caratterizzato da un approccio basato sulla dieta mediterranea, quindi con un ricco apporto di carboidrati complessi e moderato in proteine e grassi, le ultime tendenze alimentari provenienti dagli States hanno inculcato, nella nostra mente, che assumere più proteine equivale a migliorare la nostra fisicità.
Le proteine sono un macronutriente sicuramente indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo ma, un loro eccesso, può comunque produrre effetti collaterali di varia entità, entriamo nel dettaglio.
Prima di entrare nelle specifiche del suddetto approccio alimentare è necessario ricordare le più importanti funzioni ricoperte da questo importante macronutriente. Le proteine sono dei composti organici costituiti da catene aminoacidiche essenziali e non essenziali utilizzati in ogni attività dal corpo umano.
Dall’ossigenazione cellulare al sostegno delle difese immunitarie per poi arrivare alla densità ossea e alla costituzione e mantenimento della massa muscolare, i protidi, altro nome dato al macronutriente, sono praticamente indispensabili per la forma di vita così come la intendiamo.
Elevare l’apporto proteico a discapito degli altri macronutrienti durante il regime dietetico ipocalorico finalizzato alla perdita di peso incentiva sicuramente il metabolismo a bruciare più calorie. Secondo alcuni studi, un introito proteico superiore a 1,8g-2g per Kg di peso corporeo favorirebbe l’attività tiroidea con conseguente maggiore dispendio calorico anche quando siamo a riposo.
Detto ciò è bene ricordare però che le proteine, essendo macronutrienti, apportano comunque calorie. Parliamo di 4Kcal per grammo di protide che, se assunti in eccesso e non rapportati agli altri macronutrienti (carboidrati, grassi) introitati giornalmente, producono quel “surplus” calorico causa dell’aumento di peso.
La dieta iperproteica, per farti dimagrire, deve necessariamente essere “low carb” (ridotta in carboidrati). In quanto tale presenta sicuramente delle limitazioni, e cioè non può essere prolungata nel tempo poichè potrebbe danneggiare, in caso contrario, il nostro organismo. L’eccessivo utilizzo di proteine e il contemporaneo moderatissimo o nullo apporto di carboidrati può creare dei forti squilibri tipo: alterazione ormonale e calo del desiderio sessuale, alterazione degli enzimi epatici e della funzionalità renale, stanchezza cronica, depressione, nonchè aumento del rischio cardiovascolare.
Inoltre, durante questo regime, è necessario assumere molti liquidi affinchè l’eccessiva carica azotata possa essere eliminata dagli organi emuntori, nonostante ciò provochi un “super-lavoro” da parte dei reni.
Ogni bodybuilder conosce l’importanza della dieta iperproteica e ipercalorica nei cosiddetti “periodi di massa”, coadiuvati da un programma di allenamento personalizzato volto all’aumento della crescita ipertrofica per adattamento. Durante queste diete, le proteine vengono assunte circa ogni 3 ore, anche tramite polveri proteiche vendute da siti di integrazione sportiva come questo. Lo scopo di tale metodologia è presto spiegato: consumare circa 30g di proteine ogni 3 ore equivale a sostenere il turnover proteico e quindi a mantenere il bilancio azotato, sempre positivo.
Quest’ultimo consiste in un rapporto favorevole tra le proteine introitate, rispetto a quelle distrutte dall’organismo per varie finalità. L’eccedenza del macronutriente produrrà, nei casi di catabolismo muscolare volutamente indotto con l’allenamento, una spinta anabolica degna di nota con conseguenti maggiori possibilità di sviluppare massa magra, ovvero muscoli.
Come dicevamo precedentemente, la dieta per la massa è sempre ipercalorica e caratterizzata da numerosi pasti giornalieri (anche 6-7). Anche in questo caso c’è da evidenziare il continuo e stressante lavoro di fegato e reni, dei processi digestivi e quindi dell’apparato gastrointestinale. A quanto detto va sicuramente aggiunta anche la carica tossinica indotta dell’eccessivo consumo di alimenti, un aspetto troppo spesso sottovalutato ma determinante per il mantenimento del benessere.
Quando consumiamo cibo, soprattutto confezionato o proteico di origine animale, introitiamo non solo protidi ma anche altre sostanze indesiderate che purtroppo vengono normalmente aggiunte agli alimenti. Parliamo di tossine naturalmente presenti nelle carni, così come di sostanze artificiali e ormoni utilizzati negli allevamenti intensivi.
Che sia per dimagrire o per favorire l’aumento della massa magra, l’alimentazione iperproteica può sicuramente produrre dei giovamenti. Come spiegato in questo articolo, le proteine possono aiutarci a “bruciare” più calorie sostenendo al contempo le fibre muscolari, grazie al contenuto di aminoacidi (veri e propri mattoncini dei nostri muscoli).
Presenta però delle limitazioni, ovvero non può essere attuata per lunghi periodi ed è controindicata nei soggetti affetti da patologie renali ed epatiche. Il consiglio, quindi, è sempre quello di rivolgersi ad un dietologo, l’unica figura in grado di aiutarci a raggiungere l’obbiettivo desiderato, senza incorrere in effetti collaterali che possono danneggiare seriamente l’organismo.