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Siamo abituati a bere caffè per abitudine, cultura o forse a causa dei ritmi frenetici a cui ci sottopone la nostra società.
E se a bere caffè è uno sportivo? Possono esserci sia vantaggi che svantaggi nel rapporto caffeina-sportivo, per questo è importante approfondire meglio per capire come e perché, quali sono i benefici ed effetti indesiderati provocati dall’assunzione di caffè nel periodo di allenamento.
La scienza sostiene che il periodo di maggior assorbimento del caffè da parte del corpo, e in particolar modo a carico del fegato, avviene circa 40 minuti prima di una gara; volendo il caffè può anche essere assunto post gara, per altri motivi.
Anche se la caffeina (contenuta peraltro in molti alimenti, non solamente all’interno della classica tazzina di caffè), risulti essere a tutti gli effetti una sostanza stimolante ed eccitante, ormai nel 2004 è stata esclusa dalla lista antidoping delle sostanze proibite agli sportivi; tutto ciò ha contribuito all’aumento dell’utilizzo di caffeina da parte degli sportivi.
Cerchiamo ora di capire quali sono i benefici e quindi perché è così sfruttata da chi si allena.
E’ stato dimostrato che, per le sostanze da cui è composta, la caffeina è in grado di agire a livello corporeo in modi differenti, quasi tutti efficaci per chi pratica sport.
Un pò di caffè assunto prima di una gara sarebbe in grado di far ridurre di molto la sensazione di sforzo altrimenti provata dall’atleta, che riesce dunque a spingere di più sui muscoli rispetto a quanto farebbe in condizioni normali.
Ovviamente dipende anche dalla tipologia di caffè e quanta caffeina contiene (che cambia, per esempio, dalla varietà oppure se si tratta di espresso o caffè lungo come ben spiegato in questo articolo), ma si tratta in ogni caso di un vantaggio per l’intensità e qualità della performance.
Prima di una gara si è sotto stress, o in ansia, e serve qualcosa di stimolante per riuscire ad affrontare a sangue freddo una lunga sessione di sport; la caffeina serve proprio ad aumentare la concentrazione a lungo termine.
Oltre a questi benefici di tipo più pratico, che confluiscono in aumento delle prestazioni fisiche, dedicato principalmente a coloro che devono sottoporsi a una gara, ci sono anche altri benefici utili a chi, invece, di gare non ne deve fare.
Stiamo parlando di tutti coloro che puntano esclusivamente ad allenarsi per il proprio benessere psicofisico e che magari sperano di perdere qualche chilo dalle lunghe e faticose sessioni di allenamento.
E’ stato confermato infatti che il caffè aumenta e accelera il metabolismo, trasformando i grassi in energia; di conseguenza aumenta il processo di dimagrimento.
Sempre il caffè permette di facilitare l’assorbimento di zucchero nel sangue, abbassando la curva glicemica.
Inoltre, è interessante sapere che oltre a quello normale anche il caffè al ginseng può apportare numerosi benefici per gli sportivi.
Dato che parliamo di sport, è opportuno trovare anche in questo caso il famoso “rovescio della medaglia”, che purtroppo è presente in tutte le situazioni.
Se da un lato quindi il caffè apporta tutti questi benefici, dall’altro, per eccessiva quantità di assunzione o per genetica, può anche provocare alcuni effetti indesiderati.
Tra i più comuni abbiamo: tremore, disturbi gastrointestinali, emicrania, agitazione, alterazione del sonno.
Chiaramente, come per qualsiasi cibo o bevanda, sono più che altro le quantità a fare la differenza; assumere un paio di tazzine di caffè al giorno porta ai sopracitati effetti benefici, ma assumerne più di quattro o cinque al contrario porta all’assuefazione con conseguenti effetti negativi.
Bisogna inoltre prestare attenzione a un altro fattore, ovvero l’orario di allenamento, e quindi l’orario di assunzione della caffeina.
Essendo un alimento decisamente eccitante, utilizzato come bevanda per tenersi svegli al di fuori dello sport, risulta poco opportuno assumerlo prima di allenamenti serali.
In quest’ultimo caso infatti si rischierebbe poi di alterare la routine del sonno post allenamento, mentre se si è soliti allenarsi alle prime ore del mattino, un buon caffè potrebbe essere molto utile.
Inoltre, il caffè ha anche un debole effetto diuretico.
Solitamente questa caratteristica ha un effetto positivo, considerate le grandi quantità di acqua, tè, tisane e bevande diuretiche che si tendono a consumare durante il giorno per eliminare tossine ed impurità.
Nel caso in cui però il caffè venga assunto dallo sportivo la situazione potrebbe incrinarsi. Per comprendere meglio la situazione ipotizziamo uno scenario post allenamento, in cui si è bevuto poco e sudato tanto; il corpo risulta già essere disidratato e, di conseguenza, una bevanda diuretica assunta in precedenza non rappresenta una soluzione ideale.
Come abbiamo già detto, la caffeina non è più considerata una sostanza dopante, tuttavia si invitano tutti coloro che assumono caffè proprio perché devono allenarsi o gareggiare, a dosare in modo attento le quantità assunte.
L’essere una sostanza “libera” all’assunzione, non deve invitare automaticamente a un’assunzione sfrenata da parte dello sportivo.
Il principio “si può mangiare di tutto, ma poco” si applica tranquillamente anche alla caffeina, al pari di qualsiasi altro alimento.
Seguendo tutti questi accorgimenti e consumando con parsimonia alimenti con caffeina si potrà quindi godere dei suoi effetti benefici.
Speriamo a questo punto di aver fornito a tutti gli sportivi le informazioni necessarie per poter assumere nei modi e nei tempi corretti le giuste quantità di caffeina, così che questa possa essere un aiuto per l’attività fisica oltre che un piacere.